La biblioteca Mozzi-Borgetti di Macerata

Editalia, Roma, first edition, 1993. Cloth, folio,. 176 pp, ills (some colour). From the blurb: "Dalla fine del Quattrocento la città di Macerata, sede degli organi di governo della Marca di Ancona, andò affermando una funzione attrattiva e di preminenza culturale che trovò conferma nell'istituzione dello Studio generale, ad opera di Paolo,III nel 1540, su un terreno in cui la tradizione degli studi giuridici risaliva al 1290, ed in quella del Tribunale della Rota, per volere di Sisto V nel 1589. Atti ufficiali, testi di studio, retenori e raccolte giuridiche, opere di carattere etterario e accademico, letteratura devozionale, abbondantemente prodotti dalla metà del Cinquecento dalla locale tipografia, testimoniano un'ampiezza di interessi culturali, cui contribuì la presenza di numerosi conventi con Vari collègi fra cui quello gesuitico, dove oggi è la Biblioteca Comunale, e quello dei Barnabiti, divenuto sede centrale dell'università. La Pubblica Libreria sorge dalla biblioteca del Collegio gesuitico dopo la soppressione della Compagnia nel 1773. Proprio un fervente anti- gesuita, il cardinale Mario Marefoschi, macera- tese, ottenne che la sede ed i libri del Collegio fossero destinati ad uso pubblico. Nel 1787, decorate c allestite alcune stanze nell'ex Collegio Nuovo, costruito fra il 1681 ed il 1683, ed ampliata la raccòlta con le donazioni di Francesco Mornati e Bartolomeo Mozzi, la Biblioteca fu solennemente inaugurata con un discorso del primo bibliotecario, Domenico Traili. Negli oltre 200 anni di vita si è incrementata con dona- zioni ed acquisizioni di biblioteche private cui vanno aggiunti i Consistènti apporti delle biblioteche conventuali soppresse dopo l'Unità ed og- gi si segnala per l'ampiezza delle raccolte di carattere storico locale, per antichi fondi giuridici,1 filosofici, scientifici e storico-artistici. Il volume affronta il quadro della complessa realtà istituzionale e culturale cittadina, in cui colloca il sórgere della Pubblica Libreria; esamina il complesso architettonico; fornisce infine un panorama delle raccolte librarie. Anche la scelta delle immagini, un duplice itinerario negli ambienti e all'interno dei diversi fondi librari, vuol contribuire a far conoscere un'istituzione di rilievo che ha conservato intatta, in alcune parti, l'originaria e suggestiva sobrietà. Booklabel of the bibliophile A R A Hobson on front pastedown endpaper, Near Fine in Near Fine dustwrapper.